I robot del futuro

Se rivolgessimo il nostro sguardo al mondo di quarant’anni fa, cosa vedremmo? Un mondo completamente ignaro delle grandi potenzialità dei nuovi dispositivi elettronici – pc, smarthphone, tablet – che di lì a poco sarebbero diventati parte integrante della nostra vita.

Ma cosa succederà con i robot del futuro? Nei laboratori, professionisti di formazione differente fanno continuamente test e ricerche per giungere alla realizzazione di robot sempre più sofisticati in grado di interagire con l’uomo.

In questo settore, la robotica industriale sta facendo enormi passi avanti, realizzando cobot in grado di lavorare a stretto contatto con i “colleghi umani”, poiché dotati di dispositivi di sicurezza che non mettono a rischio la vita dell’uomo.

PAL Robotics, azienda di robotica, ha realizzato Talos, un cobot umanoide, pensato per collaborare con i lavoratori dell’industria. Ha dimensioni umane ed è capace di sollevare carichi fino a sei chili di peso e camminare autonomamente ad una velocità di 3 chilometri orari.

Ma mentre nei laboratori si continua a fare ricerca, i robot sono già entrati nella realtà scolastica.

Grazie alla robotica educativa i bambini possono imparare a programmare in modo facile e divertente. Le lezioni talvolta noiose vengono sostituite dalla pratica, così i bambini imparano ad usare la logica ed a vedere la matematica sotto altri punti di vista.

Makeblock, azienda cinese, ha realizzato Codeybot, un robot pensato per avvicinare bambini ed adulti al mondo del coding e della robotica educativa. È un vero intrattenitore, balla, riproduce file musicali, registra le voci e può anche trasformarsi in un robot da combattimento che spara raggi laser.

I robot cominciano ad essere utilizzati anche nelle terapie contro l’autismo nei bambini.

Un esempio è Buddy Special Needs che utilizza un software personalizzabile, progettato per aiutare i bambini autistici a diventare più autonomi ed è in grado non solo di pianificare le attività da svolgere ma anche di monitorare i progressi del paziente.

Sempre nell’ambito terapeutico, IClub, il robot bambino dell’Istituto Italiano di Tecnologia sarà testato, nel corso del 2017, nelle terapie contro l’autismo all’Ospedale Gaslini di Genova, per sperimentare l’efficacia del binomio robotica e autismo e la reale capacità dei robot di rompere l’isolamento che caratterizza tale disturbo.

I robot del futuro avranno sempre più sembianze umane, saranno degli animali hi-tech, in grado di crescere, cambiare forma, interagire con l’uomo, comprenderne i movimenti e convivere con esso senza mai scontrarsi.

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