Smart mobility: la mobilità urbana diventa 2.0

Dal nuovo studio effettuato dai tecnici dell’Agenzia per la Mobilità di Roma, sono 135 milioni le ore perse annualmente dai cittadini intrappolati nel traffico per un danno economico di 1,5 miliardi di euro. Un dato eclatante a cui vanno aggiunti i costi ambientali dovuti all’inquinamento e quelli sociali per la salute e gli incidenti stradali. Analizzando poi la situazione a livello nazionale i dati non possono che peggiorare.

In Italia risulta doverosa una vera e convincente svolta in termini di mobilità, che renda il sistema dei trasporti e della logistica nazionale efficiente e sicuro oltre un reale volano di sviluppo e competitività. Il cambio di marcia nel settore delle tecnologie legate ai trasporti è stato imposto dall’Europa e in ambito nazionale sono state gettate le basi per il rilancio.

L’Italia ha infatti recepito la Direttiva Europea 2010/40/Ue “Sul quadro generale per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto” nell’articolo 8 del Decreto Sviluppo Bis.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato un decreto attuativo (Decreto 1° febbraio 2013 “Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) in Italia”) per dare concretezza alle azioni. Qualche passo è stato compiuto, ma molto resta ancora da fare per trasformare effettivamente gli spostamenti di merci e persone in “smart mobility”.

Si necessita infatti di:

· Strade tecnologiche che sappiano comunicare dati sui flussi di traffico, interagire con i veicoli in uno scambio reciproco di informazioni, chiamare in caso di emergenza, sanzionare le violazione al codice della strada, informare gli utenti/automobilisti delle condizioni della viabilità.

· Un trasporto pubblico locale facile e affidabile con informazioni alle fermate o nelle stazioni, biglietti acquistabili con lo smartphone e performance di servizio monitorate.

· Sicurezza stradale più elevata con semafori intelligenti, tutor, monitoraggio del trasporto di merci pericolose e aree sicure dove far sostare i camion.

· Una piattaforma logistica nazionale unica e interconnessa con i maggiori nodi di scambio e con le flotte di automezzi.

· Maggiore sviluppo delle “connected car”, auto intelligenti in grado di diventare sensori in movimento. Il tutto accompagnato dalla revisione dell’architettura nazionale ITS (Sistemi di Trasporto Intelligenti), più ricerca e sviluppo per il settore e la creazione di un database sui benefici portati ai cittadini e alla pubblica amministrazione dall’introduzione delle nuove tecnologie.

· Una diffusione nell’ utilizzo di car sharing, bike sharing e mobilità elettrica. Questi sistemi dovranno essere parte integrante di una nuova politica di mobilità in grado di offrire estensivamente ulteriori alternative all’uso del mezzo individuale sia per city users che per i cittadini.

La SI-IES Istituto Europeo Servizi s.r.l. (presieduta dal Prof. Francesco Chiappetta) sensibile alle tematiche europee legate alla mobilità e attenta alla Programmazione Europea 2014-2020, da tempo sta portando avanti progetti e studi di settore legati alla Smart Mobility, in collaborazione con importanti partner del mondo della logistica nazionale, convinta che le azioni che rivoluzionerebbero il modo di muoversi nel nostro Paese richiederebbero investimenti molto ridotti rispetto a quelli per la costruzione di nuove infrastrutture, con un tasso di ritorno molto più rapido. Avendo, inoltre, l’ulteriore vantaggio di ridurre l’inquinamento atmosferico.

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