Teatri della Memoria, come vivere la Storia

Si è conclusa con un notevole successo e partecipazione di pubblico la manifestazione Teatri della Memoria, ideata e condotta da Carlo Infante e dalla sua Associazione Urban Experience in collaborazione con Ass. Scaffali e realizzata con il sostegno di Roma Capitale-Assessorato alle Politiche Culturali e del XIX Municipio di Roma e con il patrocinio di Federculture, Stati Generali dell’Innovazione, Centro Anziani Monte Mario, Centro Anziani Balduina, Ass. Naz. Combattenti e Reduci- Sez.Monte Mario.

Da giovedì 24 a martedì 29 gennaio tra Monte Mario e Balduina si sono svolte le passeggiate radio, i cosiddetti walk show, vere e proprie passeggiate sensoriali con conversazioni sussurrate (i sistemi radio usate si chiamano “whisper”, appunto) attraversando la parte più alta di Roma, navigando sia fisicamente gli spazi della città e delle sue aree verdi che virtualmente attraverso web app di quelle storie mappate, “scritte” nelle geografie (geoblog).

Il geoblogging è una pratica emblematica per la proprietà di scrivere “storie sulle geografie”, dando forma ai flussi della mobilità sociale e culturale, rilanciando l’idea di un turismo partecipativo al tempo del web 2.0. Le informazioni geografiche digitali oggi, come le mappe in passato, costituiscono un pilastro per il governo e lo sviluppo di una nazione. Proprio in ragione di ciò, esse sono anche patrimonio della collettività. Una soluzione funzionale al geoblogging, in termini d’interaction design, sono i mobtag, particolari codici grafici che trasmettono testi o link attivi agli smartphone.

L’utilizzo di queste tag nella segnaletica (come sulle paline di bus, nei depliant, nei menù,etc) può rimandare alle pagine web pertinenti di un geoblog, creando una stretta connessione tra reti ed esperienza diretta nel territorio.

Già il 27 gennaio 2007, nell’ambito del Giorno della Memoria, Carlo Infante realizzò una Mappa Emozionale della Memoria Antifascista a Torino con un’azione combinata alla lettura del geoblog per le strade del centro storico, accompagnando un gruppo di studenti che dalla stazione di Porta Nuova avrebbe poi preso il treno per Auschwitz; lungo il percorso si leggevano con gli smartphone i mobtag (o qrcode) che rimandavano alle schede informative sui luoghi della memoria (ex ghetto, casa Gobetti, etc…) dove era possibile rilasciare commenti. Un’esperienza che ha esplicitato il principio per cui la memoria è di fatto inscritta nel territorio, nei luoghi dove accadono le cose.

Martedì 29 gennaio alle 15 (da Largo Maccagno, per solcare il parco del Pineto, il bosco più integrale di Roma) si è quindi andati (con scarponi nel fango) fin su Via Pineta Sacchetti camminando nella natura tra paesaggi sonori, conversazioni sussurrate e racconti sul Parco. Poi, giunti alla Biblioteca Casa del Parco alle 17, si è avuta l’occasione per parlare di “scrivere storie nelle geografie”, con un momento di riflessione a cui hanno partecipato alcuni protagonisti di questo impegno connesso al Giorno della Memoria. E’ stata anche l’occasione per riflettere sull’utilizzo delle Mappe delle esperienze urbane e dello “Scrivere Storie nelle Geografie”.

Carlo Infante ha condotto il dibattito con Giorgio Di Vita, presidente Associazione Scaffali, Liliana Di Ruscio, presidente FNISM-Lazio (Federazione Nazionale Insegnanti) e altri esponenti di spicco di Legambiente. Un primo bilancio del progetto Teatri della Memoria in vista della ripresa delle esplorazioni urbane programmate dal 3 al 7 aprile 2013.

* * *

Teatri della Memoria è un’esperienza che racchiude alcuni dei format di Performing Media, la cui elencazione totale può essere utile per comprendere la potenzialità di questo innovativo modello di comunicazione.

· Mobtagging: consiste nel posizionare lungo il percorso della manifestazione dei codici digitali (detti mobtag, o qr code), per taggare contenuti pertinenti con link al web (a video o audioclip con brevi interviste) o brevi testi informativi.

· Whisper talk: il sistema whisper radio (utilizzato per la conduzione radiofonica dei walk show) potrebbe essere utilizzato per degli incontri informali, “ritagliati” all’interno di spazi non “istituzionali”, quindi al di fuori della classiche sale convegni.

· Tag Cloud Live: consiste nel visualizzare in una ”nuvola” dei flussi di tweet e selezionare (attraverso una piattaforma dedicata) le tag-parole chiave in una sorta di “quarta parete”… una soluzione ideale per sessioni di brainstorming, incontri pubblici e molti altri contesti di comunicazione pubblica.

· Visual thinking: durante un incontro c’è una persona dedicata che “prende appunti per tutti” e i partecipanti possono vedere i risultati di questa azione, che serve a qualificare l’attenzione e facilitare la partecipazione, o direttamente (se gli appunti sono tracciati su pannelli di carta) oppure attraverso degli schermi (se le tavole scritte e disegnate vengono riprese da una telecamera e proiettate).

· Videotag: è un particolare format di instant video che si basa sull’integrazione tra parole chiave-tag e una sintetica ripresa audiovisiva realizzata sul campo, durante un evento (durante i walk show ad esempio). La peculiarità sta nella veloce pubblicazione on line (su YouTube e rilanciata sui social media) di video su cui innestare delle tag che sottolineano i contenuti più pertinenti dell’evento.

Diverse modalità, che esprimono un’interattività multimediale tradotta in una interazione sociale che attribuisce valore al contributo di ogni cittadino.

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