E-Commerce Netcomm Forum 2011

Segnali positivi nel panorama del commercio italiano su Internet: se il 2010 ha fatto registrare una ripresa, il 2011 si profila all’insegna dell’accelerazione, con la previsione di un +19% che dovrebbe portare il valore complessivo delle vendite da siti italiani a sfiorare gli 8 miliardi di euro. Sullo sfondo fiducia negli acquisti online in ascesa (+3%) da parte degli utenti.

Questo il quadro emerso nel corso della sesta edizione dell’E-Commerce Netcomm Forum, evento dedicato al mondo del commercio elettronico, tenutosi lo scorso 18 maggio a Palazzo Mezzanotte – piazza degli Affari, Milano. Presentati i dati relativi all’offerta, elaborati dal Politecnico di Milano, insieme ai numeri della della domanda, forniti da ContactLab, società di consulenza di marketing digitale che ha firmato l’ e-Commerce Consumer Behaviour Report 2011.

Sul versante dell’offerta, secondo i dati della decima ricerca dell’Osservatorio B2C Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, per il 2011 i prodotti (+23%) cresceranno più dei servizi (+17%) e su base annua cresceranno sostanzialmente tutti i principali comparti merceologici. Secondo Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio B2C Netcomm: “aumentano a ritmi significativi tutti i principali comparti di Prodotto: guida la classifica dei tassi di crescita l’Abbigliamento con un incremento del +41% e un valore delle vendite di 735 milioni di euro; seguono editoria, musica e audiovisivi (la cui crescita passerà dal +21% del 2010 al +30% di quest’anno e il totale venduto sarà pari a 260 milioni di euro) e informatica ed elettronica di consumo (che raddoppierà la sua crescita dal +11% del 2010 al +21% del 2011 per 812 milioni di euro di vendite complessive).

Perego li considera risultati “interessanti se si tiene conto dell’ingresso nel nostro Paese di un player come Amazon che, come avevamo previsto, non sta cannibalizzando gli altri operatori, ma sta invece contribuendo allo sviluppo del mercato” e attira l’attenzione sul Social Shopping, di cui “si registra un vero e proprio boom di iniziative, che traineranno soprattutto la crescita dei servizi nel 2011”.

Tra i servizi si difende bene il turismo con un +13% e un valore complessivo delle vendite che non è lontano dai 4 miliardi di euro, traducibile nel 49% delle vendite sul mercato italiano in rete, benché sceso dopo 4 anni sotto il 50%. Previsione di un +15% nel 2011 (con un valore di 667 milioni di euro) per il mercato assicurativo. In crescita anche l’export, grazie soprattutto a turismo (60%) e abbigliamento (33%) per un fatturato di 1.305 milioni di euro.

Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, ha commentato così i dati: “con 25 milioni di Internet User con età compresa tra i 18 e i 64 anni e una percentuale di web shopper intorno al 35%, l’Italia è ancora lontana in termini assoluti dai ricavi del comparto nei principali mercati occidentali, tuttavia nel 2011 l’e-Commerce italiano di prodotti dovrebbe crescere a un ritmo quasi doppio rispetto alle altre nazioni, +23% contro una media del 13% degli altri Stati”.

Liscia ha poi aggiunto che: “l’e-Commerce pesa notevolmente sulle economie nazionali: prova ne è il caso americano, per il quale gli indici Dow Jones Industrial Average e S&P registrano un tasso di crescita dei valori di borsa delle aziende tradizionali che nel 2010 variava dall’11% al 12,8% mentre l’Online Retail Index, che comprende anche le aziende del commercio online, rilevava un incremento del 36%, 3 volte maggiore”.

Sul versante della domanda, le motivazioni e i comportamenti dei consumatori sono stati oggetto di un’indagine realizzata, per il secondo anno, grazie alla collaborazione tra Netcomm e ContactLab,. Al questionario sul commercio online hanno risposto 62.000 utenti Internet, tra navigatori e acquirenti, e 30 operatori del settore.

Per il Presidente di Netcomm: “anche quest’anno la seconda edizione dell’e-Commerce Consumer Behaviour Report si conferma come la più ampia rilevazione mai condotta sui comportamenti di acquisto online degli italiani. L’indagine ha permesso di analizzare una popolazione per cui comprare online è diventata una vera e propria abitudine di consumo. Osserviamo infatti una diffusione sempre maggiore dell’e-Commerce e assistiamo a un innalzamento delle fasce di età degli acquirenti il cui 30% ha più di 50 anni. Inoltre, se l’87% compra da casa, il 3% utilizza il proprio smartphone o tablet; ben il 48% predilige l’orario serale o notturno per effettuare la transazione e tra i settori più gettonati troviamo, novità assoluta, il benessere, con una spesa media di 172 euro”.

Secondo l’e-Commerce Consumer Behaviour Report 2011, rispetto al 2010 i consumatori comprano più spesso (47%), spendendo di più (48%) e diversificando di più gli acquisti (45%). Non solo la fiducia nel commercio online è in crescita, ma addirittura il 23% dei nuovi compratori in rete, rotto il ghiaccio con il primo acquisto, ha all’attivo più di 20 prodotti all’anno, entrando così nella cerchia degli heavy e-buyer (+10% sul 2010).

Dal rapporto emerge come l’e-Commerce sia considerato pratico e utile; il consumatore online cerca informazioni dettagliate sul prodotto/servizio, quando acquista desidera comunicare con l’azienda e condividere la sua esperienza con gli altri, clienti direttamente o via web. Nella scelta del sito da, usabilità e ricchezza di informazioni disponibili sono, per l’88% degli intervistati, i primi elementi di valutazione. Il 61% si basa sulla notorietà del sito, mentre la pubblicità non ha un rilievo particolare.

L’analisi delle fasce d’età smentisce la convinzione di una minore confidenza con la rete da parte degli adulti: il 57% si colloca tra i 30 e i 59 anni e il 29% tra i 50 e i 79. Anche se sono i più giovani (71%% tra i 10 e i 19 anni e il 44% tra i 20 e i 29 anni) a nutrire più fiducia nell’invio dei propri dati via internet e la sicurezza diventa un ostacolo maggiore al crescere dell’età, l’e-Commerce è comunque ampiamente apprezzato, sia dal punto di vista della semplicità di utilizzo che da quello della sicurezza. Solo il 10% degli intervistati non è ancora sull’onda del commercio online.

Massimo Fubini, Amministratore Delegato di ContactLab ha sottolineato: “fra i dati più rilevanti emersi l’aumento della fiducia nel commercio elettronico: rispetto al 2010 è aumentata del 3% la quota degli intervistati che dichiara di fare acquisti sul Web. Se al primo posto tra i fattori che spingono a effettuare un acquisto online troviamo la comodità di poterlo fare in ogni momento, una maggiore attenzione agli aspetti legati alla logistica e al customer care potrebbe far propendere all’acquisto online chi ancora non lo fa e chi compra ancora pochi prodotti.

Tra le motivazioni degli utenti dell’e-Commerce troviamo la disponibilità 24h/24, il vantaggio economico e il risparmio di tempo. La possibilità di poter comprare aqualsiasi ora (si sta diffondendo l’acquisto serale/notturno), e in qualsiasi posto, grazie anche a smartphone e tablet, rappresentano una forte attrattiva, mentre per il pagamento il 60% si affida alla carta di credito e solo il 12%% paga in contanti alla consegna.

Anche chi non acquista online trova su Internet prodotti e servizi di proprio interesse: solo il 23% dichiara di non acquistare perché non soddisfatto dell’offerta. Rimangono tuttavia preponderanti il bisogno di verificare la qualità del prodotto (78%) e la necessità di avere un rapporto diretto con il venditore, la cui mancanza blocca il 69% degli utenti”.

Veloci come un clic, secondo Liscia, dovrebbero essere anche i sistemi di pagamento: ‘uno spunto interessante per tutti gli operatori che utilizzano canali di vendita online, quanti di loro hanno un sito e dei sistemi di pagamento ottimizzati per il mobile? E’ senza dubbio una delle leve strategiche su cui puntare per vincere la sfida della competitività davanti a un consumatore che ha sempre meno tempo e vuole tutto e subito, e che magari approfitta di un veloce break per fare un acquisto con il proprio cellulare”. Restano da migliorare le condizioni di vendita e la possibilità, obbligatoria per legge, di restituire il prodotto mentre, conclude il Presidente di Netcomm, oggi le nuove leve per il successo’ “sono la logistica e il customer care: in due parole,quindi, servono trasparenza e attenzione ai bisogni dell’utente”.

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