Arriva la bella stagione e gli italiani fanno il cambio degli armadi. Invece, però, di buttare quello che non si usa più, lo si rivende on line per guadagnare qualche soldino e per fare più spazio.
Per analizzare il fenomeno, Ebay ha commissionato all’Istituto di ricerca TNS un’analisi atta ad individuare i comportamenti degli italiani alle prese con la vendita on line.
Lo studio ha confermato la tendenza a utilizzare gli strumenti di vendita elettronica in precisi momenti dell’anno, soprattutto ai cambi “di stagione”, per far posto a nuovi acquisti.
I maggiori venditori non sono donne casalinghe con figli, ma giovani uomini fra i 25 e i 34 anni, senza figli e residenti al sud.
Oltre 8,5 milioni d’italiani scelgono la vendita elettronica, poiché la ritengono rapida, sostenibile e vantaggiosa dal punto di vista economico. Il guadagno annuo medio dei venditori digitali privati italiani si attesta sui 138 euro, non moltissimo se paragonato agli altri paesi europei. I campioni di incasso sono gli austriaci con i loro 174 euro medi, seguiti da spagnoli (153 euro) e belgi (141 euro). Più “poveri degli italiani” sono i francesi, i cui incassi si aggirano sui 136 euro.
La classifica degli oggetti più venduti nel Bel Paese nel 2015 vede ai primi posti: libri (18%), abbigliamento e accessori (16%) e smartphone (15%).
C’è una forte discrepanza tra uomini e donne nei comportamenti di vendita. Libri a parte, gli uomini si liberano più volentieri di smartphone e videogiochi, mentre le donne di vestiti e scarpe. Anche le motivazioni che spingono alla cessione sono differenti: gli uomini lo fanno essenzialmente per ottenere un guadagno, le donne per “regalare agli oggetti una seconda vita”.