I nostri dati nel mondo dell’era digitale

La saturazione informativa di oggi, dalla Rete, dalla pervasività della comunicazione digitale, fa si che i dati in circolazione siano una quantità indescrivibile, il fiume informativo è sempre più fuori portata sta letteralmente esplodendo.

Proprio considerando questo surplus, questo marasma informativo, è importante comprendere l’importanza dei dati e delle informazioni. Fondamentale tutelarsi, preservare le informazioni sensibili. Soprattutto è necessario averne il controllo, essere consapevoli di come, a chi e dove stiamo consegnando i nostri dati. Ma siamo sicuri di essere al corrente di dove si strovano i nostri dati? Dobbiamo perciò conoscere la proprietà dei nostri contenuti e se non altro provare a tenerli un minimo sottocontrollo. Archiviamo, salviamo, gestiamo contenuti, dati, informazioni, chi vede tutto ciò? Ci è garantito il diritto all’oblio?

L’81 % dei dati globali si trova tra Stati Uniti ed Europa. 2.25 Zettabytes in Usa e 1,3 Zettabytes in Europa.  Questi 3.55 Zettabytes archiviati tra Stati Uniti ed Europa combinati costituiscono una produzione di dati media a persona pari a 4.3 Terabytes. L’Europa genera un’ammontare di dati pari a 2.18 ZB, contro i 1.38 ZB generati dagli Stati Uniti. La crescita è esponenziale, si stima di arrivare a 44 Zettabytes su scala globale nel 2020 (erano 4.4 Zettabytes nel 2014, saranno 16 Zettabytes nel 2017). Per renderci conto del volume di dati in questione, 1 Zettabytes equivale a 1000 Exabytes, 1 Exabytes è uguale a 10ˆ18 byte.

Nel confronto tra Stati Uniti ed Europa, emerge che nel vecchio continente gli standard di protezione dei dati nel mondo a livello di comunicazione, privacy e protezione dei dati sono più elevati. In Europa solo il 22% degli utenti ha piena fiducia nelle aziende attive in Internet come motori di ricerca, social network e servizi e-mail. Il 73% degli europei vuole avere il controllo su specifiche approvazioni e autorizzazioni prima del salvataggio e della processazione delle proprie informazioni personali.

Ma l’Europa può attuare una strategia unificata a livello continentale(Mercato Unico Digitale) per ciò che concerne la gestione dei dati in un’ottica che possa avvantaggiare le startup tecnologiche?

Facendo ciò si andrebbe a semplificare tasse, copyright, commercio elettronico e regolamenti competitivi rendendo più semplice il lancio di nuovi business.  Inoltre si fornirebbe un accesso migliore ai beni e servizi online, mettendo alla prova i mercati e le condizioni per le attività digitali nel vecchio continente. Inoltre si andrebbe a massimizzare il potenziale di crescita della digital economy europea.

Cosa prevederà il regolamento sulla protezione dei dati che verrà in Europa? Sicuramente sarà composto da diritti sulla privacy molto ferrei includenti i consensi sulla riservatezza ed il right to be forgotten. Garantirà una conformità unificata per tutti gli stati e tutte le organizzazioni straniere che hanno in mano dati di provenienza europea, prevederà l’attuazione del privacy by design e sanzioni cospicue per le violazioni delle norme.

In conclusione, vi invitiamo a seguire 4 passaggi fondamentali per tutelare i vostri dati, in questo caos informativo, per agire in sicurezza dai cybercriminali e dagli interventi dei governi dei paesi extracomunitari. In primis chiedete al vostro provider dove sono situati e archiviati i vostri dati; dunque selezionate un provider che vi permetta di selezionare dove localizzare i vostri dati; poi, rivendicate il vostro diritto per la protezione dei dati personali, dovrebbe essere richiesto ai service provider di chiederci espressamente il permesso; infine assicuratevi che vi sia garantito il diritto all’oblio, utilizzate dei servizi che permettano facilmente di cancellare i vostri dati o di determinarne la durata della vita.

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