Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha firmato il piano triennale per l’informatica nella PA. Il piano è stato realizzato dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dal team per la Digital Transformation del Paese.
Non entro nel merito se il piano è esaustivo o meno, è importante però per la Pubblica Amministrazione e conseguenzialmente per il cittadino che si abbia un Piano. Nel passato si è parlato di informatizzare la PA ed anche io ero membro della Commissione presso la Presidenza del Consiglio nel Dipartimento della Funzione Pubblica, si fece molto e fui attivo sia nell’elaborazione e sia come relatore.
Il Piano Triennale è il documento di indirizzo strategico ed economico destinato a tutta la pubblica amministrazione che accompagna la trasformazione digitale del Paese. Il Piano chiarisce le linee operative di sviluppo dell’informatica pubblica; il modello strategico di evoluzione del sistema informativo della PA; gli investimenti ICT del settore pubblico secondo le linee guida europee e del Governo. Il commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale è Diego Piacentini, che sostiene che stiamo introducendo una modalità di partecipazione nuova, certi che per raggiungere l’obiettivo della trasformazione digitale dei servizi della Pubblica amministrazione si debba agire in maniera collaborativa. Il piano è diviso per capitoli: servizi digitali, ecosistemi, interoperabilità, piattaforme abilitanti, dati, connettività, data center e cloud, gestione del cambiamento, razionalizzazione della spesa, principi per lo sviluppo di progetti digitali. Secondo la SI-IES, che com’è noto ai nostri lettori, più volte si è soffermata sugli argomenti citati ed anche sui temi analizzati anche dalla Commissione Comunicazione e Innovazione, è essenziale la parte sulla sicurezza. Tra un’importanza fondamentale in quanto garantisce la disponibilità, l’integrità e la riservatezza delle informazioni del sistema informativo della PA. Da non trascurare anche il data e analytics framework (DAF) che è tra le attività principali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico nazionale, con l’obiettivo di sviluppare e semplificare l’interoperabilità dei dati pubblici tra PA, standardizzazione e promuovere la diffusione degli open data, nonché ottimizzare i processi di analisi dei dati e la generazione di sapere.
L’obiettivo è quello di aprire il mondo della PA ai benefici offerti dalle moderne piattaforme per la gestione e l’analisi dei big data. A questo punto è opportuno intensificare la formazione online, così come la comunicazione e l’informazione. La SI-IES si soffermerà ancora sul piano nell’ambito della Commissione Comunicazione e Innovazione.