Probabilmente Snapchat non se la passa proprio bene, dopo l’hype dello scorso anno, negli ultimi mesi ha registrato un calo del traffico. Forse proprio per questo ha deciso di permettere ai propri utenti di condividere le proprie storie anche su altre piattaforme, ed ecco che si approda alla diffusione anche su Facebook e Twitter.
Con ogni probabilità questa manovra viene per dare una nuova crescita all’app di Evan Spiegel, considerando che le storie che prima erano una USP del fantasmino sono diventate di quotidiano utilizzo su Instagram, questo sicuramente avrà fatto soffrire il non più pioniere Snapchat. Zuckerberg all’epoca, dopo avere incassato il “no” di Spiegel per l’acquisizione di Snapchat, inserì/copiò tutte le funzioni nel suo Instagram ed in breve sancì un po’ il declino del fantasmino. Il bacino di utenza oggi di Instagram è più di quattro volte superiore a quello di Snapchat. Le storie da Instagram poi sono approdate a Facebook e ormai quella di Snapchat è una “Unique selling proposition” che non c’è più da un bel po’. Ecco che Spiegel ora apre proprio alla condivisione su Facebook, oltre a Twitter, ed in un certo senso ritorna sui propri passi, per non dire: “se l’è incartata…”.
Nel prossimo rilascio quindi sarà possibile condividere le nostre storie fuori dall’app, potremmo inviare le nostre storie come dei link in altre piattaforme, in questo modo ognuno potrà vedere le storie, non solo gli utenti di Snapchat, e potrà farlo sia via desktop che da mobile. In una prima fase il nuovo tool verrà reso disponibile in Canada e Australia, in seguito anche a livello globale. La nuova opzione sarà compatibile sia per iOS che per Android.
Chissà se questa nuova mossa sarà in grado di dare nuovo “sprint” alle condivisioni di Snapchat, che vanta comunque 178 milioni di utenti attivi, ma paga in termini di interazioni – ci si scambia 3,5 miliardi di scatti al giorno, mentre su Instagram le condivisioni ammontano a 10 volte tanto. Staremo a vedere come andranno queste storie che per la prima volta usciranno in altre piattaforme, sempre rigorosamente per 24 ore e non di più.
