Una cerimonia molto efficace e piena di significato. Il Presidente dell’Ordine, Avv. Mauro Vaglio, ha dato il benvenuto ai nuovi giovani avvocati evidenziando le mutazioni della professione rispetto a qualche anno fa, soffermandosi sulle modalità che la rendono sempre molto complessa ma al tempo stesso bellissima.
I giovani avvocati, insieme al Presidente, hanno recitato con passione e sentimento il giuramento: “consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini di giustizia e tutela dell’assistito, nelle forme e secondo i principi del nostro ordinamento”.
Il giuramento è sempre emozionante, non solo per i giovani avvocati, ma anche per i genitori che lo considerano non solo come un avvenimento da ricordare, ma anche come atto di impegno futuro, di sacrificio e di professionalità nel compito che ai propri figli si prospetta.
L’avvocato è un professionista che non deve solamente ascoltare il cliente, deve essere un po’ psicologo, in grado di comprendere il prossimo, le relative sofferenze e preoccupazioni, ma anche “vero” avvocato, in particolare nel rapporto con i magistrati. E’ molto importante sia il rapporto che si instaura con i clienti che quello che si instaura con i magistrati. Il rapporto con il cliente deve essere fiduciario, corretto ed anche educato. Lo stesso discorso vale nel rapporto con i magistrati, bisogna essere rispettosi, ma sempre autorevoli, in modo da garantire e garantirsi in una correttezza reciproca.
Il Presidente dell’Ordine degli avvocati ha ricordato con un filmato il 20 febbraio 2014, giorno in cui a Roma ebbe luogo una clamorosa azione di protesta, promossa dall’organismo unitario dell’avvocatura, lamentando la “giustizia umiliata” con un corteo che coinvolse oltre 15.000 persone tra avvocati, magistrati onorari e cittadini in un percorso lungo le strade del centro della capitale in difesa della democrazia e al grido di “la nostra dignità per la vostra libertà”. Una manifestazione in difesa del diritto dei cittadini ad accedere alla giustizia, diritto più gravoso dell’irragionevole aumento dei costi del contributo unificato del 55,62% per il primo grado, del 119,15% per l’appello e del 182,67% per la Cassazione.
La cerimonia si è conclusa con la consegna della pergamena ed un applauso sentito da parte di tutti i giovani avvocati e parenti presenti.
A Federica Chiappetta i nostri complimenti affettuosi ed un invito a scrivere sempre di più all’interno del nostro magazine Sentieri Digitali. Auguri molto cordiali da parte della Redazione per l’importante traguardo raggiunto e per una crescita professionale meritevole.
Oggi siamo più confortati, con Federica anche noi abbiamo il nostro avvocato!