A tu per tu con Francesco Pietro Polidori

Francesco, ci dichiari le tue generalità?

Sono nato a Città di Castello il 27.09.79. Nel 2008 mi sono laureato in giurisprudenza passione che ho da sempre; subito dopo, un altro traguardo importante: mi sono sposato nel 2011 con Arianna, che mi ha dato nel 2012 Emma e nel 2014 Adele e poi chi lo sa.

 Vivo, lavoro e costruisco la mia famiglia a Città di Castello dove tuttora risiedo, nel centro storico della città con tutte la sua bellezza e storia.

 

Perché hai deciso di metterti in gioco?

Devo dire che la scelta è nata da una decisione presa con le persone più care, infatti preferisco dire che abbiamo deciso di metterci in gioco perché da troppi anni (da sempre), il nostro territorio, l’Alta Valle del Tevere, non esprime un proprio consigliere regionale tra le fila dei moderati cattolici e perché credo di avere la giusta passione ed energia da mettere a servizio del prossimo.

Da sempre il nostro territorio è stato utilizzato come “riserva” e bacino di voti per pochi personaggi che della politica hanno fatto un mestiere, dimenticando che la stessa dovrebbe invece essere la più elevata e nobile forma di servizio per la società.

Il nostro territorio fino a qualche anno fa rappresentava il secondo PIL dell’Umbria dietro solo al bacino di Terni.

Oggi la nostra terra è stata completamente svilita da scelte sbagliate e non condivise dalla popolazione portata avanti dai soliti noti che sulla non trasparenza e sulla non meritocrazia hanno fondato il loro modus operandi. Scelte che hanno tagliato fuori la nostra zona privilegiandone invece altre.

Ci hanno tagliato fuori dalla sanità, spostando le strutture ed il personale più numeroso verso il centro sud dell’Umbria, per non parlare delle infrastrutture dedicate alla viabilità sono state costruite su altre zone sensibili che tagliano fuori l’Alto Tevere dal traffico commerciale e privato, contando poi che l’Alto Tevere è al vertice territoriale dell’Umbria e che su un’area vasta pochissimi km vanno ad unirsi Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana. Un punto nevralgico per gli scambi e viabilità di merci e persone.

 

Durante l’intervista con Francesco Pietro Polidori, egli trasuda passione e desiderio di dare un segnale, una svolta, ma soprattutto un messaggio, cosi non può più andare.

Sei un fiume in piena… Parliamo dei centri storici, luoghi nevralgici della vita quotidiana.

Vuoi proprio far traboccare il vaso !!

I nostri centri storici sono svuotati di attività commerciali e ristorative quando invece dovrebbero essere l’elemento aggregante della comunità, da sempre la “piazza” svolge un ruolo primario nella condivisione della società. Pensiamo al turismo, siamo carenti di strutture recettive che rappresentano un dato assolutamente negativo che non è accettabile, la nostra terra offre storia, cultura, cibo !!!!

Siamo circondati di bellezze culturali che il mondo ci invidia e noi non siamo in grado di offrire un servizio di accoglienza a chi decide senza particolari spinte da parte delle amministrazioni sia locali che provinciali/regionali, di visitare i nostri territori, qui ho molte idee che poi ti racconterò.

 

Il Mondo imprenditoriale che pensa ?

La nostra terra da sempre crocevia di attività, ha nei tempi espresso un numero impressionante di imprenditori, commercianti ed artigiani. Siamo conosciuti in tutta Italia e nel mondo per i nostri mobili in stile, per le tipografie, per la lavorazione del lino, ecc.

Conosciuta in tutto il mondo è la Tela Umbra, eccellenza tifernate che da i primi del 900 con telai in legno e grazie alla ricercata manualità delle tessitrici producono opere d’arte in lino. 

 

Perché quindi ti vuoi candidare ?

Ciò che ci ha spinto (uso sempre il plurale perché sono in molti che hanno deciso di accompagnarmi in questa sfida) a metterci la faccia è la voglia di cambiare. Da quando il popolo italiano ha scelto la repubblica come forma di governo, in Umbria le sinistre si sono succede nel tempo come unica forma di governo.

Senza alternanza. Direi che è ora di cambiare. Abbiamo vinto Perugia con il mio amico Andrea Romizi, possiamo vincere in Umbria, con un fronte di centro destra politico e non, unito e ben determinato a capovolgere lo status quo. A capo della nostra coalizione, Claudio Ricci sindaco di Assisi che non ha bisogno di presentazioni.

 La storia dell’IO farò, IO cambierò non mi piace, non mi è mai piaciuta. Parlo sempre al plurale perché noi siamo una comunità, ampia e che sta finalmente ritrovando coesione. Una comunità fondata sui valori comuni ai moderati cattolici, famiglia, solidarietà, lavoro, casa, meritocrazia e trasparenza.

Con uno stato/governo anche regionale, che dovrebbe affiancare e sostenere  il cittadino nella crescita socio-economica e non sovrastarlo ed opprimerlo con una burocrazia ostativa e tassare solo case e lavoro, i nostri beni più preziosi.

 

Parli molto di comunità, di famiglia, parlaci della tua.

Sono nato e cresciuto in una famiglia che grazie a Dio è riuscita a darmi tutto, che si è impegnata, che ha scommesso ma soprattutto è riuscita a darmi la possibilità di potere scegliere. Oggi potere scegliere è un lusso, perché quasi mai ne abbiamo la possibilità. Siamo obbligati ad accettare situazioni al limite della negazione delle proprie capacità, inclinazioni naturali ed aspirazioni (c.c. art 147).

Perché non abbiamo possibilità di scelta. I nostri figli non possono studiare perché le famiglie non possono permettersi di sostenerli per anni, e io da padre voglio un futuro nuovo e migliore per i miei figli.

Il mio impegno è quello di riportare gente nelle nostre città, mentre oggi purtroppo vanno via; facciamo vedere a tutti le bellezze dei nostri territori, le eccellenze della nostra terra,le maestrie dei nostri artigiani, le inventive dei nostri imprenditori, le opere d’arte dei nostri artisti.

Solo così potremo ripartire con forza e riappropriarci di quel posto che ci compete e che per troppo tempo, i nostri politici, ci hanno negato.

 

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share