In questi giorni sul Corriere è uscito un articolo firmato Bill Gates sull’Africa e sulla sue visione relativa alle possibili leve di intervento per assicurare un futuro migliore al continente. Quando è Bill Gates a parlarci di certe cose fa un certo che, balza certamente alla nostra attenzione con maggiore vigore un punto critico di estrema attualità e con esso la curiosità a comprenderne le possibili soluzioni. Le questioni e le interpretazioni che mette sul piatto Gates, si rivelano certamente fondate ed interessanti. Ovviamente si palesa più di un quesito, quante risorse potremmo trovare e quante criticità risolvere mediante la valorizzazione di un continente pieno di opportunità da cogliere ma anche di minacce da sconfiggere?
L’impegno in Africa del guru del software risale agli anni ’90, mentre creava il suo impero Microsoft, conobbe Nelson Mandela ai tempi di un evento determinante della storia, le prime elezioni multirazziali in Sudafrica. All’epoca Bill Gates rimase scioccato dalla povertà che c’era in molti paesi dell’Africa e decise che non poteva rimanere indifferente ad una simile ingiustizia. Realizzò dunque una Fondazione di salvaguardia e progresso per l’Africa. Dopo oltre 12 anni di impegno, Gates ha individuato quattro fattori determinanti e di intervento per il progresso in Africa: salute, alimentazione, istruzione, opportunità economiche e buona amministrazione.
Certamente in Africa c’è un dato che Gates vuole evidenziare, ed è il potere della gioventù, una delle più pesanti fonti di ottimismo per il domani africano e del mondo. L’Africa è il continente più giovane del mondo e la gioventù può essere fonte di dinamismo. Lo sviluppo economico passa per la popolazione giovane che può promuovere al meglio l’innovazione. Con esso poi si vuole alimentare lo sviluppo di startup nell’area definita della Silicon Savannahs collegata a quattro vertici: Johannesburg, Cape Town, Lagos e Nairobi. L’innovazione, il progresso e lo sviluppo possono rendere un miglioramento repentino della vita e degli equilibri globali.
Il primo dei quattro fattori è la salute perchè, spiega Gates, quando una popolazione non sta bene, non può neanche focalizzarsi sull’istruzione, il lavoro e la famiglia. Problematiche da risolvere in Africa riguardano l’HIV oltre che l’alimentazione e la malnutrizione, queste deficienze limitano il potenziale fisico e cognitivo della popolazione e dei bambini africani. Le metodologie economiche per ovviare a queste problematiche evidenziate da Gates sono il far si che le madri allattino i loro neonati, l’arricchimento dell’olio per cucinare, l’integrazione di zucchero e farina con vitamine e minerali, oltre che l’efficientamento e il potenziamento delle colture di base per massimizzare il principio nutrizionale. Nonché avvicinare e rendere accessibile alle popolazioni a rischio queste soluzioni.
In seconda sede vi è la necessità di creare nuove visioni e strumenti affinché l’istruzione diventi disponibile per ogni bambino. La tecnologia per la didattica attraverso dispositivi mobile e cellulari può favorire la costruzione di abilità, consentendo agli insegnanti di offrire un miglior riscontro a sostegno premendo un tasto. I governi devono investire sulle università per studenti qualificati, rilanciando la prossima generazione di imprenditori, scienziati, insegnanti e capi di governo.
Inoltre è importante creare opportunità economiche per veicolare l’energia e le idee delle nuove leve africane. Si pensi allo sviluppo dell’agricoltura africana, necessaria anche la diffusione di energia elettrica in grado di aumentare la produttività. Gli stessi governi dovrebbero investire nelle fonti rinnovabili e gestire le reti elettriche per produrre più energia possibile.
Infine è necessaria una visione curata della gestione e amministrazione di bilancio, carpendo le opportunità riservate anche dal digitale e dalla tecnologia applicata ai servizi. Le persone ed i giovani in Africa vogliono lavorare, vogliono migliorare la propria terra renderla più agevole all’uomo con le giuste opportunità. Attraverso questi fattori fondamentali secondo Bill Gates possono iniziare a farlo, ora osserviamo il campione e attendiamo le reazioni, certamente dovranno darne particolare considerazione molti dei programmi e progetti di cooperazione europea derivanti dai fondi europei di sviluppo e relativi agli accordi di partneriato fra i paesi ACP e l’UE.