Einstein aveva ragione

1916: Einstein teorizza l’esistenza delle onde gravitazionali come integrazione della sua teoria generale della relatività

14 settembre 2015 h 11.51, ora italiana: prima rilevazione onde gravitazionali;

Cosa sono?

Le onde gravitazionali sono deformazioni del tessuto spazio-temporale generate da rapide variazioni della distribuzione della massa dei sistemi gravitazionali. Un corpo nello spazio a causa della gravità, distorce lo Spazio-Tempo intorno a sé; tanto più è massiccio questo corpo tanto maggiore sarà la distorsione spazio-temporale e la piegatura che ne deriva determina il modo in cui un corpo celeste interagisce con un altro. Perché si formi un’onda gravitazionale è necessario, tuttavia, che ci si trovi in presenza di rapidi cambiamenti nella simmetria di masse enormi, come nelle collisioni tra stelle particolarmente massive, buchi neri o eventi, fenomeni durante i quali la curvatura dello spazio-tempo varia come un’onda attraverso lo spazio-tempo, analogamente a quello che accade quando si getta un sasso in uno specchio d’acqua.

La scoperta

Le onde gravitazionali sono state rilevate e osservate per la prima volta il 14 settembre 2015 alle 10:50:45, ora italiana, grazie alla perturbazione creata dalla collisione, avvenuta un miliardo di anni fa, tra due enormi buchi neri, rispettivamente 29 e 36 volte più massicci del Sole, che ha prodotto un nuovo "mostro" 62 volte ancora più massiccio, ma con un diametro di poco più di 300 chilometri. Gli strumenti che permettono di studiarle, si chiamano interferometri e funzionano in questo modo: un raggio laser viene sparato verso una specchio che lo divide in due fasci perpendicolari, verso altri due specchi distanti; una volta riflessi, tornano indietro verso un rivelatore. Nel caso in cui i raggi vengano perturbati da un’onda gravitazionale, il rilevatore percepisce delle particolari differenza di fase tra i raggi. La rilevazione diretta delle onde è stata possibile grazie all’interferometro Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), con sede negli Stati Uniti. I dati sono stati raccolti e analizzati dai controlli incrociati effettuati dagli USA in collaborazione con lo strumento  Virgo, situato in Italia e facente capo allo European Gravitational Observatory fondato e finanziato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con sede a Cascina (PI) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche francese.

Cosa comporta la scoperta?

La scoperta, oltre ad essere l’ennesima conferma sperimentale alla validità delle teorie di Einstein, consentirà nuove possibilità di ricerca per l’astronomia e la cosmologia. Le onde gravitazionali potrebbero costituire nuove risorse per attingere informazioni circa l’Universo. “Non vediamo immediatamente le ricadute, ma arriveranno, come è accaduto per le missioni Apollo” ne è convinto Fulvio Ricci, coordinatore della collaborazione internazionale Virgo aggiungendo "Abbiamo sviluppato tecnologie ottiche, meccaniche, nel settore dei sensori e nei sistemi di controllo. Non vediamo immediatamente le ricadute, ma arriveranno, come è accaduto per le missioni Apollo".  

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share