"Next generation EU"

Bruxelles 27 maggio 2020. La Commissione Europea ha reso noto il piano di ripresa economica per affrontare l’emergenza post Covid-19 e lo fa con 750 miliardi di euro. Si chiama “Next generation EU”, l’intervento massiccio ma doveroso rivolto ai Paesi membri. Totale 500 miliardi intesi come prestiti a fondo perduto e i restanti 250 miliardi saranno dei finanziamenti con scadenza a lungo termine (30 anni). In particolare, Italia con 172, 7 miliardi e Spagna con 140,4 miliardi, i Paesi membri maggiormente colpiti dal virus, che in totale riceveranno circa 313 miliardi di euro.
 
Si tratta di un piano aggiuntivo a quello del Mes- Meccanismo Economico di Stabilità. L’obiettivo è stato più volte sottolineato e guarda ad una Europa che può e deve ripartire aiutando la spina dorsale dei Paesi, in particolare dell’Italia: le PMI. È importante avere una strategia ben chiara e a lungo termine, infatti si è proposto di integrare questo bilancio in quello a lungo termine del programma pluriennale “Horizon Europe” 2021/2027. Sono direzioni pragmatiche e anche indispensabili se si vogliono raggiungere obiettivi come: rafforzare il mercato unico e l’adattamento delle imprese all’era digitale; investire in e per una maggiore e migliore connettività; investire per avere una presenza industriale e tecnologica più grande nei settori strategici che sono in continua crescita. Parliamo dell’intelligenza artificiale, del cloud, della sicurezza informatica. Ancora, ciò che sta facendo vacillare la nostra fiducia nella tecnologia: la gestione dei dati. È quantomai importante investire in questo settore per dare le giuste garanzie e per costruire in sicurezza una “economia dei dati” e certamente aumentare anche la resilienza dell’informatica.
 
Ma da soli questi elementi non riuscirebbero a dare tutto il loro potenziale per costruire società ed economie solide per la ripartenza post pandemia. Pertanto, è indispensabile considerare anche il quadro della regolamentazione che spesso rallentano i processi. Un altro obiettivo proposto dalla Commissione è quello di creare un quadro favorevole per garantire processi di innovazione e trasformazione tecnologica a PMI, startup e società a capitalizzazione intermedia e non creare altri oneri a causa della burocrazia.
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