Infostranieri – un’app al servizio dell’integrazione sociale (Intervista a Bashkim Sejdiu)

Infostranieri” è un’app che offre supporto agli immigrati semplificandone i processi burocratici e l’accesso ai documenti. Un’iniziativa che mira a portare giovamento sia all’utente straniero che alla Pubblica Amministrazione. Abbiamo avuto modo di intervistare l’ideatore di questa iniziativa, Bashkim Sejdiu, che ci ha raccontato la sua storia, l’esperienza diretta di immigrato, determinante nel processo che ha portato alla creazione di “Infostranieri”,  e molti aspetti interessanti legati al suo progetto.

1. Caro Bashkim ci racconta la sua storia e cosa lo ha portato a creare “Infostranieri”? Cosa c’è alla base di questa intuizione?

Mi chiamo Bashkim Sejdiu: sono un ragazzo di 33 anni, di origini kosovare, e vivo in questo bellissimo Paese da quando ho 10 anni. In questi anni ho avuto modo di apprezzare le bellissime opportunità che è in grado di offrire l’Italia, ma allo stesso tempo ho avuto modo di vivere sulla mia pelle le difficoltà che incontrano gli stranieri in ambito burocratico e questo ovviamente ha segnato molto il mio percorso di vita.
Non essendo una persona che si accontenta e che accetta le ingiustizie, ma che invece lotta per i propri diritti, accettando prima i doveri, ho aperto uno studio per pratiche burocratiche per gli stranieri. Ho poi fondato la prima associazione albanese a Varese, dove vivono 12.000 albanesi tra città e provincia, per mettere in campo attività di coesione e di integrazione sociale.
E’ un’esperienza che mi ha permesso di stare a contatto, quotidianamente, con cittadini stranieri di diverse etnie, tutti con storie ed esigenze diverse, ma con un “problema” in comune: la burocrazia. Quando parlo di burocrazia parlo, concretamente e soprattutto, di mancanza di informazioni chiare e di un supporto per le esigenze degli stranieri legate a molti aspetti, a iniziare da quella per i documenti.
Giorno dopo giorno, e storia dopo storia, mi sono rivisto anch’io nelle difficoltà che hanno incontrato queste persone e il desiderio di fare qualcosa per risolvere questi problemi è sempre stato in cima ai miei pensieri.
Non solo. Ogni volta che portavo le pratiche nei vari uffici, capivo che gli enti avevano un problema in comune, quello di trovare un modo efficiente ed efficace per essere compresi dagli immigrati.
L’insieme di queste due realtà ha fatto scattare in me l’idea di dare vita a un’applicazione, chiamata Infostranieri, che vada a rispondere a tutte queste esigenze.
Permettetemi un breve inciso sull’importanza di mettere in piedi un servizio tecnologico di qualità. Rubo le parole del presidente del Consiglio Renzi, che in diverse occasioni ha ribadito che un telefonino da a un ragazzo più informazioni di quelle che aveva Bill Clinton all’inizio del suo mandato da Presidente degli Stati Uniti. E’ vero, ma credo che questo discorso debba essere integrato con una considerazione importante: avere tutto a disposizione, attraverso la Rete, non è sinonimo di affidabilità. Tutt’altro. Spesso, purtroppo, è proprio il web a generare confusione, soprattutto quando parliamo di informazioni. Ecco perché ritengo che la tecnologia debba essere sempre guidata dalla cura dell’uomo ed è ispirandomi a questo principio che ho messo in piedi il progetto per l’applicazione “Infostranieri”.

2. È lei l’unico artefice di questa startup, oppure vi sono dei cofondatori? Qual’è il team di cui si è avvalso per sviluppare una simile proposta?

Il fondatore e artefice dell’app sono io, ho un socio di capitale, ed il team di cui mi sono avvalso fino ad ora è composto dacollaboratori che hanno tradotto il materiale e hanno messo a disposizione le loro esperienze personali e professionali per la creazione di alcuni servizi. La mia speranza è quella di poterli presto assumere a tempo pieno.

3. Quali sono gli strumenti ed i servizi innovativi che vengono offerti, come funziona il pacchetto infostranieri?

Ci siamo dotati della tecnologia e l’abbiamo messa a servizio dell’integrazione facilitando l’iter burocratico che necessariamente ogni immigrato deve sostenere. Nell’app Infostranieri gli immigrati trovano tutti i moduli (ad oggi cartacei e solo in Italiano) in formato digitale e nella propria lingua, con la possibilità di avere in 48h la documentazione necessaria già pronta e corretta, direttamente sul proprio telefonino, gratuitamente e senza perdite di tempo. Fino ad oggi per poter aver una simile assistenza bisognava spendere soldi e prendere permessi di lavoro.

Infostranieri oltre ad essere una bussola di riferimento per tutti gli altri servizi risulta essere essenziale per la vita burocratica dell’immigrato.

4. Quali sono secondo voi i vantaggi che derivano dall’introduzione di “Infostranieri”?

I vantaggi dall’introduzione di Infostranieri sono duplici, sia lato utente che lato PA, qualora questa intendesse adottare e collaborare alla diffusione dell’app suddetta.

Vantaggi lato utente:

– Avere tutte le informazioni in 11 lingue e quindi un tutorship in lingua su iter e procedure;

– Avere Tutte le informazioni a portati di mano;

– Avere la possibilità di vedere lo stato delle pratiche in tempo reale;

– Abbattere i costi (diretti e indiretti) che passano dai 145€ di media a 0;

– Servizio immediato e senza perdite di tempo.

Vantaggi lato pubblica amministrazione:

– Avere tutti i moduli in lingua;

– Moduli digitalizzati e su un’app senza costi;

– Aggiornamento dei contenuti o cambiamenti dei vari iter/leggi in tempo reale senza costi;

– Abbattimento dello spreco della carta e maggiore trasparenza.

5. Dati alla mano, in questa fase del suo progetto, si può ritenere soddisfatto della quantità di fruitori dell’app, le aspettative sono state soddisfatte?

Partendo dal presupposto che non abbiamo ancora lanciato l’app sul mercato, avere più di 10 mila utenti solo tramite il passaparola ci gratifica molto. Una media di 20/30 richieste evase al giorno, rende più che chiara la mancanza fino ad oggi di uno strumento simile ed i bisogni che è in grado di soddisfare.

6. Upgrade? Progetti e ambizioni per il futuro?

Stiamo lavorando sui nuovi servizi e su vari accordi sia lato commerciale sia lato PA. Vorremmo lanciare l’app a gennaio 2017, completa di tutti gli iter burocratici e rappresentando, quindi, un marketplace specifico di servizi per il segmento Immigrazione. Una volta finita questa fase, una delle ambizioni è di espandere questo progetto a livello europeo (abbiamo avuto una manifestazione di interesse dal Parlamento Europeo, dal quale abbiamo anche ottenuto il patrocinio), per testimoniare che anche l’Italia può rappresentarsi come un modello da imitare dando dimostrazione di essere anch’essa in dotazione di ottimi progetti orientati allo sviluppo e al progresso.

Per scaricare l’app selezionate il sistema operativo AndroidiOS

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