Per il Vicepresidente e Ministro Luigi Di Maio

Pubblichiamo la lettera aperta sul tema delle politiche pensionistiche redatta e inviata da Michele Carugi al Ministro dello sviluppo economico e Ministro del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio.

Nel modo pusillanime che la contraddistingue, nascondendosi dietro un blog a senso unico e invitando i suoi fidati seguaci a condividere le falsità che scrive, lei ha oggi pubblicato un diagramma di flusso che lei chiama “disegnino” nel quale, con testardaggine fuori dal comune insiste nel sostenere che il progetto di legge D’Uva – Molinari prevede di tagliare le pensioni sopra ai 4.000 € solo e se non giustificate dai contributi.

Il link all’ennesimo falso, per chi tra  destinatari non lo avesse visto, è questo:  https://www.ilblogdellestelle.it/2018/09/il_disegnino_che_spiega_[…]

Ormai anche le pietre che abbiano voluto informarsi sanno che ciò non è vero e che la legge prevedrebbe di tagliare iniquamente solo sulla base dell’età del pensionamento. Avendo ben letto il progetto di legge posso tranquillamente sostenere a prova di querela che lei mente, ma le lascio la facoltà di smentita: dica a me, ai suoi elettori e ai cittadini tutti in quale punto del progetto di legge sia previsto il ricalcolo contributivo; lo faccia  semplicemente, senza addentrarsi in diagrammi di flusso; basta che indichi la pagina e il paragrafo.

Non lo farà, perché ciò non è possibile; continuerà in modo vigliacco a rifiutare la discussione sulla materia che forse non conosce neppure troppo bene e ad attaccare i quotidiani che riportano la verità circa il progetto di legge truffaldino e basato su preconcetti di guerra sociale.

L’On. Giorgetti che legge in copia e che senz’altro avrà letto e capito il progetto di legge sa bene che lei mente quotidianamente sull’argomento e tutti auspicano che si adopererà affinché le sue precisazioni circa la soglia (5.000 € che lei ha proditoriamente e  nottetempo trasformato in 4.000) e l’effettivo calcolo dei contributi  trovino riscontro nelle modifiche indispensabili al progetto dissennato che tra l’altro spennerebbe i pensionati di anzianità del Nord.

Il fatto che lei ritenga di potere impunemente mentire ai cittadini e per di più non a seguito di domande, ma di sua iniziativa a scopo propagandistico, va anche oltre la gravità del fatto specifico, indicando che il suo concetto di governo è basato sul consenso ottenuto anche mentendo e non sulla buona amministrazione né tantomeno sull’equità delle leggi che promuove. La modalità poi di attacco alla stampa accusata di non avere capito un progetto di legge che è assai chiaro a chiunque voglia leggerlo la dice lunga sulla sua idea di dialogo con i cittadini: comunicazioni a senso unico, senza confronto, aizzando contemporaneamente il suo elettorato.

I giornalisti che leggono in copia dovrebbero soffermarsi a riflettere sulle prospettive che il suo comportamento implica e, prima che sia irrimediabilmente troppo tardi, fare diga alle sue falsità smentendola puntualmente e dettagliatamente, sottolineando le modalità antidemocratiche del suo operato e, soprattutto, rifiutando di darle la parola senza che ci sia un interlocutore preparato a risponderle. 

Non si tratta più neppure solo di impedire che una legge iniqua e che sottrarrà pensione anche ( e soprattutto) a coloro che se la sono pagata venga bloccata prima che faccia danni materiali e morali inenarrabili, ma di arginare la sua tendenza a catturare il consenso tramite bugie ripetute e ripetute, perché quella è la strada dei regimi totalitari, che finiscono sempre male; per tutti.

Siccome sembra che per lei un “disegnino” sia più comprensibile di una spiegazione articolata, gliene allego uno molto semplice che spiega cosa dovrebbe fare a seguito della sua ostinazione nel sostenere che il progetto D’Uva – Molinari prevede il ricalcolo contributivo.

 

Saluti 

 

Michele Carugi

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