Le tecnologie, i media, internet e i social network permettono a chiunque di essere informato su una moltitudine di argomenti. Si parla con molta frequenza, soprattutto in tempi di Expo 2015 di alimentazione, benessere e prodotti naturali. I cittadini stimolati anche dall’esposizione globale di Milano, guardano con interesse e curiosità a quanto sta emergendo sia in ambito biologico che in ambito naturale. La BioAgricola Traiano, innovativa azienda agricola biologica con sede a Fiumicino, seguendo questi trend e cogliendo l’interesse diffuso dell’opinione pubblica, ha avviato una serie di incontri con il benessere. In particolare il focus di questi appuntamenti riguarda la cucina salutista, seguendo un format spontaneo e conversazionale, senza trascurare elementi formativi coadiuvati dai consigli degli esperti. Questa serie di incontri la possiamo intendere come una sorta di Expo in formato ridotto focalizzato sulla tematica “vivere sano”. L’iniziativa situata in un parco totalmente dedicato alla biodiversità, vuole mettere in luce il ruolo primario dell’agricoltura biologica nella sfida per salvaguardare e nutrire il pianeta negli anni a venire.
Ben vengano dunque le iniziative che servono a formare, educare ed istruire la popolazione nella tutela ambientale e della natura, anche e soprattutto educando la propria condotta alimentare. Sentieri Digitali seguendo questa linea di impegno sta mettendo a punto, tramite la propria business school online, un seminario per comprendere valutare e scoprire le proprietà che migliorano la qualità della vita, capire il ruolo dell’alimentazione per vivere meglio e mantenersi in salute, imparare nuove ricette per servire ai commensali piatti che definiamo del benessere. I docenti per questi seminari saranno chef, medici, esperti di alimentazione a base di prodotti biologici e con capacità nutritive, curative e salutari.
L’intento di Sentieri Digitali così come quello della BioAgricola Traiano, si allinea con l’impegno per cui mangiare bene ed in modo intelligente oltre a consentire di vivere meglio e tenere una linea salutare, aiuta anche a tutelare l’alimentazione globale, il pianeta, l’ambiente e la natura.
L’Expo, come ben noto, ha incentrato molto sull’alimentazione e sulla vita. Taluni parlano di successo nel suo complesso e altri più critici un po’ meno. Sembra certo che abbia scosso gli animi a livello globale proprio su come alimentarci e alimentare il resto del mondo.
Un elemento da tenere in considerazione è che la mancanza di ripercussioni immediate non per forza indica un fallimento. Degli elementi virtuosi sono stati seminati, da cui scaturirà un ulteriore incentivo a migliorare la qualità della vita, agendo su una una nuova condotta sostenibile necessaria per la salvaguardia del pianeta.
Certamente sarebbe propizia una scossa di tipo disruptive, quelle cioè capaci di rompere gli schemi e creare dal nulla o quasi mercati e servizi nuovi, anche nel settore alimentare è un principio che può essere applicato con i dovuti correttivi. Non ci aspettavamo che ciò avvenisse dall’Expo, ci aspettiamo che un simile invito lo colga qualcun altro, attuando una rivoluzione virtuosa e sfruttando gli elementi e gli sforzi dei singoli progetti che in modo integrato preparano il “terreno” e la condizione adatta affinché ciò avvenga nel migliore dei modi.
